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Sottosezione Nutraceutici

AREA CHIMICA – Sezione Nutrizionale
Sottosezione Nutraceutici

Nell’idea di “alimento di qualità”, si riassume e si richiede la salubrità ed il valore salutistico del prodotto stesso. La salubrità è data dalla “sicurezza” dell’alimento, che significa mancanza di sostanze naturali (micotossine) ed artificiali (prodotti fitosanitari, antibiotici, additivi) tossiche per la salute. Il valore salutistico è supportato dal fatto che un alimento diventa “nutraceutico”, cioè “funzionale”, poiché alcune componenti in esso contenute, assunte in modo adeguato e continuativo, migliorano lo stato di salute dell’uomo e degli animali. La ricerca nutrizionale più avanzata valuta oggi con particolare interesse e attenzione alcuni particolari nutrienti e sostanze, definiti anche col nome di nutraceutici, presenti in special modo in alcuni alimenti o fonti vegetali, i quali possono contribuire a rendere più ricca e completa la nostra alimentazione e più efficace la sua funzione preventiva. Si tratta di sostanze altamente biodisponibili e molto adatte, come supplementi fisiologici, per il riequilibrio e l’ottimizzazione di importanti funzioni del nostro organismo. Un esempio di questi è rappresentato dagli stilbeni, appartenenti alla famiglia dei polifenoli, presenti nell’uva come composti prodotti dalla pianta in risposta a stress di diversa natura: biotica e abiotica. La sintesi degli stilbeni è uno dei meccanismi di resistenza alle malattie messi in atto dalle piante. Tra gli stilbeni si annoverano il trans-resveratrolo, con azione anti-aggregante piastrinica, anti-infiammatoria, vasodilatatrice, preventiva nei confronti dei tumori e di modulazione del metabolismo lipidico. Importanti proprietà biologiche ha, inoltre, il piceatannolo, o astringinina, agente antileucemico ed antiossidante, ritenuto tra l’altro la forma attiva del trans-resveratrolo in differenti sistemi in vitro di cellule tumorali. Tra i flavonoidi hanno grande interesse biochimico la quercetina ed il kaempferolo, che hanno dimostrato di possedere in vitro un effetto citotossico.